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Personaggi illustri

Scopri i personaggi illustri del passato che hanno reso celebre Villette nel mondo.

Francesco  Saverio  Adorna  Minetto

FRANCESCO SAVERIO ADORNA MINETTO

(François Xavier Adorne de Minetti) - Villette I 1744 – Dijon F 1829 

Originario di Villette fu prima spazzacamino a Neuchatel in Svizzera e poi in Francia nel Basso Reno. ​ Primo italiano a volare con un pallone aerostatico nel marzo 1784 a Strasburgo quattro mesi dopo i fratelli Mongolfier. Francesco Saverio Adorna Minetto (qui in un ritratto riprodotto da Marino Bonzani) era nato a Villette (I) il 14 gennaio 1744 da Giacomo Antonio fu Carlo (di Bernardino e Francesca Bonzani) e Margherita Piffero di Spoccia (Valle Cannobina). Già a 15 anni era assente dal paese al seguito del padre spazzacamino e fumista a Neuchatel in Svizzera. Il padre era socio col collega di Malesco Giacomo Antonio Trabucchi, tipo singolare e bizzarro chiamato dai nipoti "barba stoico". Dalla Svizzera passerà poi in Francia a Nancy e a Strasburgo allora detta Argentina dal latino Argentoratum, città dove si svolse la maggior parte della sua attiva ed ingegnosa esistenza.Morì a Digione il 24 settembre 1830. Si sposò tre volte. Dalla prima moglie Marie Anne Mangin ebbe nel giugno 1874 il figlio Marie Augustin che fu adottato dal secondo marito di lei il Barone svizzero Charles De Tscharner, aggiungendo ad Adorne quel cognome. Marie Augustin divenne medico e ufficiale dell'Armata di Napoleone partecipando a quindici campagne belliche tra cui quelle d'Italia, Spagna e Russia. Durante un viaggio per un convegno medico in Italia il 30 agosto 1843, visitò Villette in compagnia del dott. Carlo Cavalli (lo storico vigezzino) e del segretario comunale Adorna. Si congedò dall'Esercito come Colonnello e visse a Parigi dove divenne segretario e tesoriere della Società medica di incoraggiamento della capitale. Sposato con Adeline Charlotte Geraldy ebbe quattro figli: Félicite Cécile, Antoinette Eglée (pittrice), Mathilde Suzanne e Antoine Charles (1829 - 1902). Quest'ultimo intraprese la carriera militare diventando Generale di Brigata e Ispettore generale della telegrafia militare. Dalla seconda moglie Maria Carolina Le Pic, Minetto ebbe tre figli tutti morti in giovane età. Risposatosi con con Anna Maria Pfrimmer ebbe nel 1805 Gabriele Toussaint anche lui avviato alla carriera militare. Francesco Saverio noto in patria come ul Minett, lasciò al suo Comune la propria abitazione perchè fosse destinata ad ospitare una scuola pubblica o privata. Donò alla Parrocchia villettese un prezioso ostensorio d'argento che però destinò poi al santuario di Re. Come congiunti ebbe solo la sorella Domenica di 12 anni più anziana di lui. Fu a Villette un'ultima volta nel 1802. Il suo lascito a favore del paese fu redatto a Parigi nel 1819.  ​ A soli quattro mesi dal volo dei fratelli Mongolfier (novembre 1783), il Minetto costruì un pallone aerostatico che fece decorare dai fratelli Enslin. Il 26 marzo 1784 alla cittadella di Strasburgo tentò il primo esperimento di volo che ripetè il 15 maggio seguente. Tentativo purtroppo durato pochi minuti perchè il pallone raggiunta l'altezza di 100 metri si incendiò e precipitò su un deposito di legname. Il villettese si salvò assieme al suo compagno di volo de Winter. Non si scoraggiò e il 17 luglio successivo ritentò un ulteriore volo sempre a Strasburgo. Adorna Minetto, che a Strasburgo era Sieur Adorne, negli ultimi anni passati a Dole e poi a Digione venne registrato come Adorne de Minetti. A Strasburgo dell'anno 1781 era iscritto nella Tribou du Miroir (associazione di Commercianti). Aveva un negozio di ottica essendo diventato Fisico Ottico. Non solo, collaborò con un ginecologo importante della città, il prof. Johann Silberling, realizzando manichini meccanizzati didattici per le ostetriche. Un villettese che, partito da piccolo Ruska come molti vigezzini, ha saputo con intelligenza, fantasia ed operosità dare lustro alla propria Patria.

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Davide Ramoni

DAVIDE RAMONI

Villette I 1909 – Novara I 1998 

Era nato a Villette il 22 marzo 1909, figlio unico di Bartolomeo e di Beatrice Pidò. Il padre era emigrato per un periodo negli Stati Uniti d’America come altri villettesi in cerca di fortuna. Dopo le scuole elementari in paese fu avviato a Novara per frequentare prima il ginnasio presso un Istituto Salesiano, poi l'Istituto O. F. Mossotti diplomandosi ragioniere. Rientrava al paese durante le vacanze partecipando alla vita spartana dei coetanei e congiunti, caratterizzata dai tipici usi locali. Attività che negli anni della maturità seppe tanto abilmente descrivere. Assolse il servizio militare in Fanteria quale Sottotenente di Complemento. La nuova famiglia Nel 1932 sposò la novarese Margherita Regalli e per motivi di lavoro (collaborava in uno studio di commercialista) si stabilì nel Capoluogo. Dall’unione nacquero Maria Teresa (1934) e Giancarlo (1938 - 2023). Medico a Torino la prima, Ingegnere in Perù e poi a Milano il secondo. A Villette rimase sempre legato tornandovi appena libero dagli impegni dell’ufficio. Richiamato come Tenente della riserva durante la seconda Guerra mondiale prestò servizio sempre a Novara. Fervido credente, mai bigotto, fu amico sincero e discepolo di Don Pasquale Coppi, parroco del paese dal 1905 al 1944. Con lui condivise per un decennio la pubblicazione delle cronache villettesi sul bollettino mensile “L’Angelo della Parrocchia”. Commercialista e pubblico amministratore Nel 1957 collaborò con l’amico di gioventù Giacomo Brindicci Bonzani, sindaco del neocostituito Comune di Villette, sia dall’ideazione dello Stemma municipale, che nel proporre alcune soluzioni gestionali per il paese, dove coprì per alcuni anni il ruolo di assessore. Alla fine degli anni ’60, ormai affermato professionista si era affrancato dal socio storico per gestire sempre in Novara uno studio tutto suo con Renzo Ramoni suo giovane compaesano ed allievo che aveva designato quale degno successore affiancandolo per un decennio. Lasciata l’attività, trovò tempo e modo di dedicarsi a Villette con ancor più passione e competenza. Per la Pro Loco Nel 1959 fu tra i fondatori della Pro Loco diventandone primo presidente. Carica che mantenne ed onorò magistralmente per cinque lustri, operando un arricchimento culturale anche in termini di manifestazioni e pubblicazioni storico locali. Gli subentrarono il già citato Renzo Ramoni per un breve periodo e poi Gabriella Ramoni Sgarbi, che accrebbe la sua “eredità culturale” con il Museo etnografico “La ca di Feman da la Piaza” (opera da lui stesso preconizzata ed oggi in corso di riqualificazione ed ampliamento). Seguirono altre pubblicazioni di suoi inediti che andavano ad aggiungersi a quanto già da lui realizzato negli anni ’70. L’artista Da autentico vigezzino non mancò di prodursi anche nel campo artistico con disegni a matita, inchiostro e dipinti a olio di scorci paesaggistici di Villette, della Valle Vigezzo e altre località conosciute nei suoi viaggi. Durante il periodo giovanile aveva frequentato con successo, in quanto predisposto per virtuosità congenita all’arte, la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini di S. Maria Maggiore col maestro Dario Giorgis. Suoi compagni erano tra gli altri Severino Ferraris, Francesco Giorgis, Pino Magistris e Camillo Besana. Fu questa l’occasione per conoscere e studiare anche i numerosi artisti vigezzini del passato. Storico, poeta, scrittore e cronista Nel 1978, quando copriva anche la carica di Direttore della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, scrisse la storia dei primi 100 anni della stessa. Pubblicò diversi articoli di Arte e saggistica sui giornali dell’epoca, specie su Il Popolo dell’Ossola ed Eco Risveglio. Lo troviamo citato più volte in “Invito alla Valle Vigezzo (parte Ia e IIa)” di Paolo Norsa. Un suo inedito “Villette e la sua storia” risalente agli anni ’30, vide la luce nel 1991 grazie a Giacomo Brindicci Bonzani e ad Emilio Meregalli. Personaggio dotato di forte carattere, ma anche di un’ironia sottile e disarmante, il “David” non fu mai superbo coi suoi compaesani. Parco di parole, ma generoso, tale rimase finché la salute glielo consentì. Morì a Novara il 27 luglio 1998; da allora riposa nella tomba di famiglia nel camposanto di Villette, tra la gente e i luoghi che gli furono cari e dei quali fu cantore dotto ed appassionato. Lo scrittore Benito Mazzi durante una conferenza in Municipio a Villette lo definì non a torto un autentico poeta. Monografie: •Villette un paese e la sua storia. •Il paretaio dei sogni. •Villettesi da ricordare: Giovanni Pidò e Paola Pidò Peretti. •Il legato Sale. •Origini della Chiesa e Costituzione della Parrocchia di S. Bartolomeo apostolo nell’abitato di Villette. •Il Castello di Vallaro. •Le famiglie villettesi. •Ordini della terra di Gagliago in Valle Vigezzo. •Emigrazioni villettesi. •Ambrogio Adorna. •Don Pasquale Coppi un quarantennio all’ombra del campanile. •La scuola di Belle Arti Rossetti Valentini. •Villette - vicende parrocchiali dal 1568 agli anni ’40 del XX° secolo. •Lineamenti per uno studio sui Pittori Vigezzini. Suoi contributi si trovano in: •A sen be chi tütt - raccolta di poesie in dialetto villettese sue e di Pio Ramoni. •Sulla rivista Oscellana (con articoli sui pittori Magistris e Besana). •Sulla rivista della CCIAA (Camera commercio Industria Agricoltura Artigianato della Prov. di Novara) con note biografiche sul villettese Francesco Saverio Adorna Minetto pioniere del volo in mongolfiera.

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